sabato 6 aprile 2024
Tuscia – Riserva naturale lago di Vico – Anello in faggeta monte Fogliano (964 m)

uscita classica di foresta terapia
Escursione in auto private

tipo escursione

Difficoltà: E
Dislivello in salita: 400 m
Dislivello in discesa: 400 m
Lunghezza: 10 km
Ore: 6/ ore escluse soste

Accompagnatori:
ASE Carlo Resti Master CSEN Foresta Terapia 368 3018482
ASE Riccardo De Paris
DdE Sandra Ligia
DdE Ugo Scimia


Descrizione:

Riprendiamo, con l’approssimarsi della primavera, l’introduzione al bagno di foresta nel quadro di un approccio olistico alla promozione della salute e ad una esperienza di benessere in un ambiente naturale protetto, secondo il protocollo CAI – CNR (per maggiori dettagli si faccia riferimento alla sezione “Approfondimenti” riportata a fine locandina).

Il percorso nella faggeta del Monte Fogliano richiede capacità di rimanere in silenzio, autocontrollo, rispetto e ricerca delle proprie sensazioni personali, con volontà di disconnettersi dai molteplici richiami dei media e dei pensieri della nostra mente. L’esperienza si completa attraverso soste nelle quali si introdurranno gli strumenti utili per iniziare a godere appieno dei benefici del bagno di foresta e per condividere le sensazioni e l’esperienza nell’osservazione del risveglio della natura.

La faggeta del Monte Fogliano, nella Riserva naturale del lago di Vico, è l’ambiente in cui si sviluppa la nostra camminata facile e molto piacevole. Percorrendo la Via Cassia a Cura di Vetralla, s’imbocca la strada provinciale 80 (Via Sant’Angelo) che attraversa la ferrovia e la via Francigena e s’infila nel bosco che riveste il Monte Fogliano. Lasciata l’auto nei pressi del Convento dei Passionisti, si inizia a camminare per percorrere un dislivello di circa 365 metri. I punti d’interesse nei quali sosteremo sono l’Eremo di San Girolamo, il belvedere dell’Elcetella e la vetta del Monte Fogliano.

Siamo nella riserva del lago di Vico, costituita da un insieme di rilievi montuosi di origine vulcanica: il Monte Fogliano è il più alto della cinta craterica che ospita il bellissimo lago a forma di ferro di cavallo. Sul monte si estende una maestosa faggeta, talvolta mista al cerro, che annovera esemplari di centinaia di anni con tronchi di enormi dimensioni. Nel sottobosco è diffuso l’agrifoglio, pianta protetta.

Sarà una esperienza multisensoriale di cammino consapevole con soste dedicate anche a posizioni yoga e mindful stretching, brevi letture sul mondo vegetale, poesie e altre sorprese!

Gli accompagnatori si riservano la facoltà di modificare l’itinerario laddove le condizioni meteo o qualsiasi altra causa lo rendesse necessario.

NOTA BENE: Iscrivendosi all’attività, il Socio dichiara di aver letto e compreso il Regolamento Sezionale di Escursionismo.

APPROFONDIMENTI

Nel campo della promozione della salute, della cura del Sé e della cura della Natura si assiste da qualche tempo, e con maggior frequenza dopo la fase acuta della pandemia virale, al diffondersi di interventi basati sulla natura (Nature Based Interventions) per favorire la riscoperta del Sé, del contatto con il proprio corpo, del dominio della propria mente e dei pensieri, ma anche come vere e proprie sessioni multisensoriali e di rilassamento immersi nel verde di un bosco o di una foresta.

Il rapporto con la natura e con i suoi ritmi, indissolubilmente legato alla storia evolutiva della specie umana, viene sempre di più riconosciuto come una risorsa importante per la salute psicofisica. La frequentazione di boschi e aree naturali sta assumendo un ruolo sempre più centrale a livello internazionale quale pratica per la promozione della salute. Le evidenze finora raccolte attraverso studi biomedici ed approcci analitici hanno valutato gli effetti della cosiddetta “terapia forestale” su diversi indici fisiologici di salute relativamente a patologie cardiovascolari, metaboliche, allergiche/autoimmuni, e a condizioni di disagio psicologico/mentale (stress, depressione, ansia). Gli effetti più consistenti vengono riportati per i parametri cardiovascolari e infiammatori, mentre nell’ambito della salute mentale ci sono indicazioni di effetti positivi per stress, depressione, ansia e gestione delle emozioni negative.

La potenziale “produzione di salute” da parte degli ambienti forestali è un prerequisito perché pratiche quali la terapia forestale possano essere promosse anche come pratiche salutari nella popolazione generale e quindi anche nell’ambito dell’escursionismo e frequentazione di ambienti naturali, con accompagnatori qualificati. L’avanzamento delle conoscenze in questo settore ha ricadute positive ai fini della conservazione di risorse naturali preziose e della protezione della biodiversità. In questo campo, del tutto recente in Italia e per molti versi sperimentale, dal 2022 si è ritenuto di offrire anche ai soci del Club Alpino Italiano della sezione di Roma, sentita anche la Commissione Medica Regionale del CAI, percorsi escursionistici di tipologia “E” o “T” per favorire l’introduzione al “bagno di foresta” come pratica multisensoriale di immersione consapevole nei boschi e di promozione della salute psicofisica. L’intera attività “outdoor” può durare da 4 a 6 ore, sempre con percorsi ad anello lenti, brevi e che non superano i 400 mt. di dislivello. I gruppi di solito sono di 15 /18 persone, più uno o più istruttori/accompagnatori del CAI, e si svolge applicando e adattando un protocollo studiato da ricercatori del CNR con il CAI nazionale.[1]

[1] Il protocollo prevede 8 steps personalizzati e da integrare di volta in volta anche con brevi letture a tema:

  1. L’ingresso in foresta o bosco e la spiegazione iniziale delle guide / istruttori (es. CAI e CNR);
  2. Lo stile e la preparazione necessaria: la giusta attitudine alla disconnessione e al silenzio – “lasciare andare”;
  3. Lo “shinrin yoku o bagno di foresta”: regole, applicazioni e personalizzazione dell’immersione in foresta;
  4. La Mindfulness: strumenti da utilizzare in Foresta terapia come esercizi sulla postura, il respiro consapevole, lo yoga consapevole, la camminata consapevole
  5. L’uso dei 5 sensi (centratura su uno o più dei 5 sensi) e l’esperienza del bagno di foresta;
  6. la meditazione con gli alberi e il tree hugging;
  7. Cenni di psico-educazione su riduzione dello stress (dal MBSR protocol di J. Kabat Zinn);
  8. Che cosa si guadagna? TAKE HOME MESSAGE a seguito di condivisione con i partecipanti.

 

Appuntamento: Cura di Vetralla – Imbocco Via Sant’Angelo (Strada Provinciale 80) – Ore 9:15
Equipaggiamento: Abbigliamento a strati. Consigliati i bastoncini e scarpe alte alla caviglia. Zaino leggero.
Iscrizioni: Dal 25 marzo entro e non oltre le ore 15:00 di martedì 2 aprile, iscrizioni online (vedi link). Indicare la zona di provenienza, se automunito e in questo caso con quanti posti disponibili.
Costo: Soci CAI: € 10,00
Non Soci: € 23 che deve essere versata recandosi in Sezione entro il giovedì precedente l’escursione (4 aprile).
Numero massimo di partecipanti: 15, con priorità ai Soci CAI.
Se necessario si invitano i Non soci a contattare gli accompagnatori per maggiori informazioni sulle caratteristiche del percorso ed eventuali chiarimenti su materiali, tipologia di attività e procedura di iscrizione.
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