Tra le mete più significative, il Monte Cucco in Umbria e il Pozzo della Neve nel Matese hanno segnato le prime tappe del nostro viaggio sotterraneo.

Nei Simbruini, l’Ovito e la Grotta dei Cervi di Pietrasecca a Carsoli ci hanno offerto mete esplorative di inaspettata bellezza. Nelle Apuane, l’Abisso Tripitaka ci ha svelato i suoi segreti sotterranei, mentre sui Lepini la grotta della Rava Bianca ci ha raccontato il suo antico passato. Negli Ernici, l’Abisso di Pizzo Deta ha aperto nuove porte verso l’ignoto.

Col tempo, un rinnovato entusiasmo ci ha spinto a intraprendere nuove sfide esplorative, addentrandoci nella Grotta dello Pojo e nella misteriosa Grotta dell’Elefante, alle porte di Roma.

Oltre alle esplorazioni, siamo coinvolti in attività collaborative con il Soccorso Speleologico e facciamo parte della Federazione Speleologica Lazio. Il nostro impegno riflette la nostra attenzione alla sicurezza e alla solidarietà.

La passione per la speleologia si diffonde attraverso varie attività e corsi di primo livello, promuovendo la conoscenza e l’interesse per il mondo sotterraneo.

Il Gruppo Speleologico del CAI di Roma ha un obiettivo chiaro: l’esplorazione, lo studio e la salvaguardia dei fenomeni carsici naturali e delle cavità, siano esse ipogee ed epigee, o di altra formazione. La nostra missione si estende anche alla promozione della speleologia, collaborando con altre associazioni e enti a carattere speleologico.

In questa avventura sotterranea, ci dedichiamo con cura alle cavità naturali, scolpite nel tempo dall’erosione dell’acqua su rocce calcaree, e alle cavità artificiali, che raccontano la storia dell’uomo nel suo progresso verso forme più avanzate di civiltà.

Così, tra grotte naturali e ambienti artificiali, il nostro Gruppo Speleologico continua il suo viaggio nel tempo, ma con una profonda dedizione all’esplorazione e alla preservazione del mondo sotterraneo.